I santi martiri lituani Antonio, Giovanni ed Eustazio (prima di convertirsi al cristianesimo chiamati rispettivamente Nezilo, Kumec e Kruglec), erano nobili facenti parte della corte del principe lituano Algirdas, a Vilna. Furono convertiti alla fede cristiana dal sacerdote Nestore. Antonio e Giovanni erano fratelli. Si rifiutarono di sacrificare agli idoli e si professarono cristiani, e per questo furono condannati all'impiccagione. In un secondo tempo, sul luogo del loro martirio furono eretti una chiesa e il monastero della SS. Trinità; la loro memoria fu introdotta nella liturgia nel 1347 dal metropolita Alessio di Mosca, e ricorre il 14 aprile. Furono canonizzati nel concilio del 1549.




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