
Era un discepolo dell’apostolo Pietro il quale lo ha seguito da Antiochia fino a Roma. Pietro lo ha consacrato vescovo e l’ha mandato a Ravenna dove ha lavorato con tanto zelo per l’evangelizzazione di quei luoghi. Questo lavoro apostolico era accompagnato da molti miracoli che lui faceva e che gli sono costati la persecuzione, la cattura e la tortura. Così lui fu obbligato di lasciare Ravenna e di andare in Emilia della Toscana.
Qui ha fatto resuscitare la figlia del patrizio Ruffo la quale insieme alla famiglia tutta sono diventati cristiani.
Il vicario Massalino gli aveva imposto di non insegnare, ma lui continuava l’insegnamento e per questo fu arrestato e torturato. Poi fu imbarcato su una nave che doveva portarlo in esilio. La nave però affondo, e la maggioranza dei suoi guardiani annegarono, ma lui si salvò in modo miracoloso arrivando sulle coste di fronte all’Adriatico dove poi passo in Misia e discese in Tracia insegnando la Buona Novella di Cristo.
Fu catturato e mandato a Ravenna da dove ha continuato il suo lavoro spirituale con tanto zelo.
Il patrizio di Mostenes che fu inviato per interrogarlo diede in custodia ad un centurione il quale era cristiano e lo lasciò fuggire. Quando i pagani seppero questo fatto lo braccarono e catturatolo in strada lo picchiarono lasciandolo sanguinante e credendolo morto. In questa situazione fu trovato da cristiani che subito lo potarono a casa e gli diedero le cure necessarie. Il Santo tuttavia sopravvisse sette giorni benedicendo e consolando quanti lo visitavano.
Il 23 Luglio rese lo spirito al Signore nella sua Grazia. Fu seppellito fuori dalle mura della città e poi in seguito 534 – 538 fu costruita in questo luogo una Basilica. A Ravenna esiste anche un'altra Basilica dedicata al Santo “Apolinare il nuovo” dell’anno 526 che precedentemente era dedicata al Salvatore. Entrambi i Templi hanno bellissimi mosaici di un’arte eccelsa.
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