
Questo santo, battezzato con il nome di Bartolomeo, nacque nel 1314 in una ricca famiglia nei pressi di Rostov, a nord di Mosca. Alla morte dei genitori, egli si ritirò assieme al fratello nella foresta, dove iniziò una vita di preghiera e di solitudine in un ambiente fortemente ostile e inospitale. Ciò nonostante i due fratelli riuscirono a costruire una cappella in onore della Santissima Trinità che divenne il centro del futuro romitorio di Radonez, a una trentina di chilometri dalla capitale. Rimasto solo, nel 1337 Bartolomeo prese i voti e, secondo l'abitudine ortodossa, assunse il nome del martire Sergio, popolarissimo in Russia. Quando la sua fama si diffuse, cominciarono a raccogliersi attorno a lui dei discepoli che si costruivano ciascuno la propria capanna; a loro provvedeva lo stesso Sergio andando a prendere l'acqua, spaccando la legna, preparando da mangiare. Sorse così il monastero della SS. Trinità di cui in seguito divenne abate, ed altri ne sorsero che ebbero un enorme peso per la storia culturale della Russia. Morì il 25 settembre 1392, e quando nel 1422 venne aperta la sua tomba, il suo corpo non solo fu ritrovato intatto ma emanava un soave profumo. Le reliquie di S. Sergio sono oggi conservate nella chiesa della SS. Trinità, interna al monastero, e sono meta di continui pellegrinaggi.
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