
Questa santa verginella ebbe per madre una donna cristiana chiamata Marcella, la quale ebbe una gran cura di allevar la figlia nel timore di Dio. S. Potamiena era nata schiava ed era stata dotata da Dio d'una rara bellezza; onde il padrone, ch'era pagano ed uomo dissoluto, prese verso di lei una gran passione, e più volte la tentò ad atti impuri. Ma la santa ributtandolo sempre con isdegno, l'impudico ricorse al prefetto d'Egitto e gli promise una gran somma, se la riduceva a contentare i suoi voleri; altrimenti, lo pregò a farla morire, mentre ella era cristiana.
2. Il prefetto nomato Arla fece presentarsi Potamiena, e facendole vedere gli strumenti preparati contro di lei, se non ubbidiva a' suoi ordini, le ordinò che contentasse il padrone; ed in ciò adoperò tutte le sue diligenze per vincerla: ma la santa si dimostrò sempre intrepida in rigettare l'iniqua dimanda, e rimproverandogli la di lui iniquità gli disse: E come mai può trovarsi un giudice tanto ingiusto, il quale abbia a condannarmi perché non voglio soddisfare le voglie d'un impudico? Arla stizzato dalla negativa e più da quel rimprovero, adoperò contro di lei un supplicio troppo crudele; poiché fece mettere al fuoco una gran caldaia di pece, e quando la pece alzò il bollore, ordinò che la santa vergine vi fosse gittata dentro. Allora s. Potamiena lo pregò che, dovendo ella morire così, le avesse fatta la grazia di farla calare nella caldaia, non tutto insieme, ma poco a poco, acciocché ella avesse potuto patire qualche cosa di più per amore del suo sposo crocifisso: e soggiunse queste parole al tiranno: E vedrai quanto sia grande la pazienza che dona ai suoi servi quel Gesù Cristo che tu non
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conosci. Il prefetto, benché fosse rimasto commosso dalla generosa preghiera della santa verginella, nondimeno acconsentì alla sua richiesta; e comandò a' soldati che l'avessero posta nella caldaia, come ella avea domandato. Specialmente raccomandò la barbara esecuzione ad un soldato nomato Basilide, il quale, benché facesse eseguir la sentenza, tuttavia ebbe l'attenzione di tenere indietro alcuni giovani insolenti che in tale occasione ardivano d'insultare la santa; ed allora Potamiena disse a quel soldato che dopo la sua morte avrebbe pregato Iddio per esso. Finalmente fu la santa posta nella caldaia bollente, prima co' piedi e poi colle altre membra; e, come narra il p. Orsi, durò il tormento per molto tempo: ma quando la pece arrivò al collo, spirò la santa, e volò quell'anima bella ad abbracciarsi con Dio, per cui amore avea sofferta una morte così dolorosa. Avvenne questo martirio nella città di Alessandria circa l'anno 210. E nel medesimo tempo anche la sua buona madre Marcella morì bruciata viva.
3. S. Potamiena tre giorni dopo la sua morte apparve gloriosa al soldato Basilide, e, postagli in capo una corona, gli disse: Io ho pregato per voi il mio Dio che già possiedo, e sappiate ch'egli presto vi ammetterà alla gloria di cui ha fatta me partecipe. L'evento ben fece conoscer veridica la visione; poiché Basilide abbracciò la fede cristiana e ricevette il battesimo, e poi gli fu troncata la testa per ordine del prefetto. Gli atti del martirio di s. Potamiena si rapportano dal Ruinart, e ne fa anche menzione il Tillemont nelle sue notizie ecclesiastiche.