San Proclo fu discepolo di san Giovanni Crisostomo, e fu elevato alla sede arcivescovile di Costantinopoli nel 434 con Teodosio II il Giovane. La sua azione pastorale fu rivolta principalmente in difesa di Maria, la Madre di Dio, redando opere dogmatiche contro Nestorio e i suoi sostenitori. Fu lui a convincere l'imperatore Teodosio il Giovane e sua sorella Pulcheria a portare le sacre reliquie di san Giovanni Crisostomo, suo maestro, da Comana, dove era morto durante l'esilio a Costantinopoli. Trionfalmente le reliquie furono accolte al loro ritorno nella città imperiale e ogni anno il 27 di gennaio si fa memoria di tale evento. Proclo morì in pace nel 447.




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